
L’iperico era noto fin dall’epoca dei Druidi (sacerdoti
degli antichi Celti) che consideravano l’iperico una pianta benefica, perché
capace di allontanare le forze demoniache. Da qui il nome di “fuga demonorum”.
La terminologia greca lo dimostra: iper (sopra) ed eicon-eicos (icona o
immagine sacra), perché secondo una credenza popolare anche nelle campagne
umbre esisteva la consuetudine di collocare un rametto della pianticella sulla
spalliera del letto con un’immagine sacra: l’erba avrebbe posseduto la virtù di
allontanare il male e difendere le case da eventuali malefici o fatture.

L’erba di San Giovanni con malie scaccia le streghe
Raccolta il giorno del Santo a mezzanotte
Né diavolo o strega avrà il potere di nuocere
A chi raccoglie la pianta per malia
Sfregando sull’architrave il rosso succoso fiore
Né tuono né tempesta avrà mai il potere
Di danneggiare o colpire la casa
Buona cosa è legare
Attorno al collo un amuleto della stessa specie
(Poema del 1400)
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